Paolina Borghese: una donna intrisa di divinità

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Paolina Borghese

La scultura Paolina Borghese di Antonio Canova è stata realizzata dal 1804 al 1808. Completamente realizzata in marmo bianco è una struttura che misura 92 cm x 900 di lunghezza. Si tratta di un’opera d’arte bellissima che rappresenta un emblema delle opere d’arte italiane di quel periodo. Si raffigura Paolina Borghese come Venere vincitrice.

Questa scultura neoclassica di Antonio Canova è esposta tuttora nella Galleria Borghese di Roma. Ritrae la donna sorella di Napoleone I e sposa di seconde nozze del principe Romano Camillo il Borghese. La donna, aveva avuto il nome di principessa Borghese proprio per il suo stile molto particolare. Infatti, Canova è andato a riprenderla proprio in questo archetipo classico ed la scultura fu realizzata con lo scopo proprio di andare a mettere in luce questi aspetti della sua personalità.

Inizialmente, era stata trasportata a Palazzo Borghese di Campo Marzio, ma dopo la caduta di Napoleone fu la stessa Paolina, visto che la riprendeva nella sua nudità, a chiedere di metterla da qualche altra parte . Fu così che l’opera arrivò a Villa Borghese nel 1838.

Le caratteristiche dell’Opera Paolina Borghese

La scultura Paolina Borghese di Antonio Canova, è rappresentata da una donna ovvero la bella Paolina, raffigurata come se fosse una Venere vincitrice in pieno stile classico. Infatti, nella mano sinistra regge una mela andando ad evocare la vittoria di Afrodite nel giudizio di Paride. La donna poi, assume proprio una classica posizione da mitologia greca.

È semidistesa su un’agrippina, cioè su un divano classico dello stile antico. Ha il busto nudo mentre invece la parte bassa del ventre è ricoperta da un drappo. Dal punto di vista tecnico, la statua riesce a garantire un equilibrio tra linee verticali ed orizzontali. Inoltre, ha lo sguardo disteso e la posa da letteratura classica: questi sono gli emblemi dello stile che Canova ha voluto rappresentare. Un fascino tipico delle sue opere.

Da un punto di vista anche formale, una delle caratteristiche è il fatto che la scultura, se è vero che è statica però il fatto che sia girata lateralmente, porta una sorta di movimento all’intera figura. Inoltre, è sensuale però ha comunque un tono pudico molto tipico dell’erotismo dello stile antico. La donna, infine, presenta un volto idealizzato dalle fattezze Divine: questo proprio per andare a sublimare il suo corpo. L’obiettivo dell’artista era trasmettere tutta quella che era la forza del suo carattere.

Le curiosità e i dettagli dell’opera di Canova

Paolina Borghese di Canova, è una rappresentazione davvero molto particolare dove la donna si illumina in tutta la sua bellezza. Una delle curiosità è il fatto che Paolina Borghese quando oramai nel 1820, era in affanno. malata e non era più giovane, aveva chiesto di nasconderla perché si vergognava della nudità che esponeva. La statua ha anche una copia che si trova alla Gipsoteca canoviana di Possagno in provincia di Treviso. Questa copia però è danneggiata.

La figura della dama sorella di Napoleone è ancora molto apprezzata nel panorama internazionale perché si tratta di una scultura simbolo del neoclassico italiano che di fatto può essere anche vista da più angolazioni per lo stesso modo in cui è stata realizzata. Ad oggi, è visitata da migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo ed è un assolutamente da non perdere per gli appassionati delle sculture neoclassiche.